[News] Italia-Cina, le nuove prospettive nate dalla visita di Xi Jinping
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato sabato 23 marzo a Roma l’importante memorandum d’intesa tra Italia e Cina sulla “Belt and Road Initiative” (BRI), ambizioso progetto lanciato nel 2013 dalla Cina chiamato anche “Nuova Via della Seta”.
A seguito della firma, la notizia ha avuto un’ampia eco anche in Cina. Infatti il memorandum, non vincolante sul piano legale, ha comunque un forte valore simbolico.
Vediamo insieme di cosa tratta.
I settori chiave del memorandum
L’intesa parla, in particolare, di sei settori in cui i due paesi intendono stabilire nuove e maggiori sinergie:
- dialogo sulle politiche per una maggiore connettività tra i paesi;
- trasporti, logistica e infrastrutture;
- rimozione degli ostacoli al commercio e agli investimenti;
- collaborazione finanziaria;
- connettività tra persone;
- cooperazione in tematiche legate all’ambiente.
Per approfondire, qui è scaricabile il pdf del memorandum.
La situazione politica che deriva da questa firma è prevedibilmente di tensione soprattutto con gli Stati Uniti, il cui nodo fondamentale rimane quello delle telecomunicazioni.
29 accordi Italia-Cina sul piatto
A margine della firma più importante dal punto di vita politico, l’adesione alla BRI, sono stati firmati 29 accordi: 10 accordi commerciali tra imprese – compresi quelli sui porti di Trieste e Genova – e 19 accordi istituzionali.
Per approfondire gli accordi, rimandiamo agli articoli di La Repubblica e del Sole 24 Ore.
Per quanto riguarda il settore del trasporto, come si è già detto sono in previsione potenziamenti delle infrastrutture dei porti di Genova e Trieste, con accordi con aziende cinesi quali China communications construction company (Cccc) e China Merchants. L’obiettivo sarebbe quindi quello per i due scali marittimi di incanalare quantità maggiori dei flussi commerciali tra Oriente e Occidente.
Ancora poco chiare le intenzioni sul porto di Palermo, che potrebbe essere oggetto di ulteriori investimenti.
Per il futuro si prevedono quindi diversi sviluppi nelle relazioni tra i due paesi, tra nuove opportunità e necessità di bilanciare gli interessi.