La Cina torna al lavoro: ancora rallentamenti per la logistica, ma i primi treni ripartono verso Occidente
L’emergenza coronavirus è ancora attiva ma si notano i primi segni di un ritorno alla normalità in diverse zone della Cina dopo il prolungamento forzato della pausa legata al Capodanno lunare cinese (qui un’utile infografica sulle riaperture per regione).
Tuttavia, le restrizioni regionali ancora in vigore per i viaggi hanno come conseguenza che alcuni dipendenti non saranno in grado di tornare immediatamente in attività, in particolare i lavoratori migranti di Hubei, la regione dove si trova Wuhan, centro dell’epidemia da coronavirus (COVID-19).
In uno scenario sicuramente complesso, i segnali di ripresa non mancano. Primo fra tutti, il ripristino delle partenze dei treni, che risultano essere ormai numerosi e già tutti saturi fino a fine febbraio, sia WestBound (import) che EastBound (export).
In particolare, per i treni WestBound sono ripresi i servizi e per quelli EastBound la ripercussione principale riguarda i treni in arrivo su Wuhan.
Una situazione logistica in evoluzione
In particolare, gli hub ferroviari di Hefei, Xiamen, Chengdu e Chongqing risultano essere tra i più attivi a livello di partenze dei treni.
Per approfondire, ecco le tabelle schedule delle partenze previste, sia WestBound che EastBound.
Pur in una situazione complessa e in continua evoluzione, il trasporto ferroviario di merci sembra essere quindi il meno interessato dalle complicazioni portate dal coronavirus.
Il trasporto su gomma è quello più colpito dalla situazione, questo perché da un lato molti autisti cinesi non sono riusciti a rientrare dalle ferie e sono bloccati nelle città natali, dall’altro perché sono stati introdotti severi limiti alla circolazione tra regioni.
Il trasporto aereo sta assistendo a massicci aumenti di prezzo a causa della scarsa disponibilità di spazio per le merci e il trasporto marittimo segnala un forte aumento delle cancellazioni delle spedizioni (le cosiddette blank sailings) e in Italia si nota una riduzione indicativa del 20% dei container in transito nei nostri principali porti strategici, come Genova, Salerno e Trieste.
Per questo, molte merci si stanno spostando su rotaia. Se questa tendenza dovesse continuare, l’industria del trasporto ferroviario di merci potrebbe vedere un aumento dei volumi una volta che la catena di trasporto sarà tornata in piena attività.
Coronavirus: l’ultimo rapporto sulla condizione sanitaria
Dopo il rapporto pubblicato dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie della Cina (CCDC) del 18 febbraio 2020 si ha una visione più completa della situazione: stando ai dati forniti, in circa l’81% dei casi la malattia ha comportato sintomi moderati, mettendo soprattutto a rischio le persone più anziane o con condizioni cliniche già critiche.
I ricercatori hanno classificato infatti come gravi il 13,8% dei casi e come critici il 4,7% dei pazienti. È stato inoltre riscontrato un maggior rischio per gli uomini rispetto alle donne.
Tuttavia, prima di avere dati statistici rilevanti, è da sottolineare che c’è bisogno di tempo per fare previsioni e analisi più approfondite sull’andamento dell’epidemia.
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