Sviluppi e prospettive per il trasporto navale a Shipping 4.0
Durante Shipping 4.0, la conferenza dedicata alle spedizioni navali che ci ha visti come supporter e che si è svolta nella cornice del Genova Blue District, abbiamo avuto un’efficace occasione di confronto per una visione partecipata e condivisa tra i vari portatori di interesse del settore.
Con 600 partecipanti e oltre 70 relatori si è delineato, infatti, un percorso che punta su trasformazione digitale, transizione ecologica e continua formazione per creare nuove skill.
Le spedizioni navali nel contesto attuale, tra aumento dei noli e della richiesta di trasporto ferroviario
Negli ultimi mesi abbiamo visto come il mondo dei trasporti sia liquido e come i cambiamenti strutturali avvenuti nel trasporto marittimo abbiano avuto enormi ripercussioni anche sul trasporto ferroviario: il mondo dello shipping ha messo in atto diverse misure per rispondere alla drastica riduzione della domanda riorganizzando e contraendo l’offerta (con blank sailings, riduzione della flotta e della velocità di crociera, in taluni casi persino con la revisione delle rotte).
In questo modo ne è derivato un importante aumento dei noli, tale da potersi paragonare al costo del trasporto ferroviario. Se consideriamo anche i sempre più consistenti ritardi delle navi, capiamo perché grande parte degli utenti abbia spostato i loro trasporti su ferrovia, quando fino a pochi mesi prima questa modalità era considerata troppo costosa.
Un tale aumento della domanda per i servizi ferroviari dalla Cina è stato senza precedenti (rispetto all’anno precedente si è segnato un +50%) e l’infrastruttura ne ha risentito: ai confini si sono create congestioni importanti causando forti rallentamenti ai transiti.
Tra l’altro, in conseguenza dei lockdown europei e del forte calo del traffico in export si sono riscontrate numerose riduzioni di servizi in East Bound.
La somma di questi due elementi ha portato a una frequente mancanza di materiale rotabile in Cina, con conseguente irregolarità nelle partenze. Attualmente la situazione rimane ancora critica: la disponibilità di spazi è molto scarsa e inoltre non possiamo tralasciare un problema comune al trasporto marittimo che riguarda la carenza di equipment in Cina, che comporta anche un ulteriore aggravio di costi.
Un settore che deve puntare sull’innovazione tecnologica
“Nel mercato attuale, dove la presenza asiatica impone regole e costi, l’industria dello shipping si trova a dover competere puntando sull’innovazione tecnologica come leva di eccellenza contro la concorrenza.
L’evoluzione della nostra industria si sta muovendo verso la riduzione delle emissioni per andare incontro alle richieste normative dell’IMO, la mobilità sostenibile rinnovando prodotti e infrastrutture in termini di combustibili alternativi, navi ibride, navi capaci di operare senza equipaggi o con equipaggi fortemente ridotti.”
Queste le parole di Sandro Scarrone, Vice Presidente Vicario di Confindustria Genova, che ben sintetizzano l’orizzonte di intervento per il trasporto navale.
Per questo, occasioni di confronto su stato dell’arte e futuro del settore sono importantissimi e siamo sicuri ci saranno altri spazi per sviluppare idee e voglia di collaborare insieme con Shipping 4.0.
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